Domenico Piccoli, Nico per gli amici, nacque a Schio il 5 marzo 1882 in via S.Giacomo 274, ora via Cavour 54, dal matrimonio del Dr. Francesco Piccoli ed Ausonia Miotti. Il 30 marzo 1907 ottenne il brevetto civile di pilota di aerostato. Appassionato e valente pilota di sferici, costruì personalmente diversi aerostati e, in seguito, anche due dirigibili, l'AUSONIA e l'AUSONIA Bis nella sua casa di Magrè di Schio. Realizzò in soli sette mesi una aeronave lunga 42 metri, diametro massimo 8,25 metri, capacità 1800 metri cubi di gas, peso totale 500 chili, velocità prevista 40 chilometi orari. Tutto il materiale era italiano. Unitamente al tenente Ettore Cianetti, il 7 aprile 1909, portò in volo l'aeronave "Italia" del conte Almerigo da Schio dotata di un motore italiano SPA. Era il primo propulsore italiano utilizzato in aeronautica. Domenico Piccoli il 13 settembre 1909 effettuò la traversata delle Alpi in aerostato ed il 20 gennaio 1911 con il suo dirigiile AUSONIA Bis, in più tappe, percose 24 chilometri rientrando al punto di partenza e sorvolando ben due volte il lago di Garda. Il 2 luglio 1912 ai comandi del suo pallone libero "Libia" attraversò nuovamente le Alpi con un volo di 700 chilometri da Padova al lago Balaton. Il 29 ottobre dello steso anno, nell'ambito della Coppa Gordon Bennet, volò da Stoccarda ad Ostrovo conseguendo un buon piazzamento in quella importante e prestigiosa manifestazione. Nico Piccoli prese parte alla prima guerra mondiale inizialmente come capitano istruttore di palloni e succesivamente anche di dirigibili. Prima della fine delle ostilità ebbe anche il comando di una squadra di dirigibili della Regia Marina operanti in servizio antisommergibile lungo le coste. Domenico Piccoli si spense a Quinzano in provincia di Verona il 29 marzo 1967.
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